Con lo Schioppettino, vitigno autoctono friulano, si brindò copiosamente nel Cividalese al matrimonio Rieppi-Caucig nel 1282. È la prima testimonianza scritta conosciuta e da allora il vino ha percorso i secoli con alterne fortune tanto da essere messo in disparte dopo l’aggressione della fillossera perché escluso dalla corsa ai vitigni internazionali. Solo nel marzo del 1978 venne reintegrato tra i vitigni autorizzati incominciando una risalita verso i posti alti tra i vini rossi di qualità. Il nome pare derivare dello scoppio degli acini maturi – che hanno una buccia molto spessa – sotto la pressione delle dita o dei denti. Le uve vengono utilizzate anche per apportare note speziate nei blend rossi.
Abbinamenti
Accompagna in modo impeccabile secondi piatti a base di carne con sughi ed erbe aromatiche specie la selvaggina di piuma e di pelo e il pollo allo spiedo.
Schioppettino - 2019 - Ermacora
Denominazione
Schioppettino Friuli Colli Orientali DOC
Annata
2019
Vinificazione
Entra in cantina dopo la diraspatura delle uve per affrontare la macerazione in vasche di acciaio inox con rimontaggi e follature per un periodo che varia tra i 10 e i 12 giorni. La svinatura lo separa dalla vinaccia dopo la fermentazione alcolica.
Evoluzione
La fermentazione alcolica e quella malolattica vengono concluse in recipienti di acciaio inox dove il vino sosta per almeno dodici mesi per la maturazione. Un piccola parte viene trasferita in botte piccola (barrique) di rovere francese per la maturazione. Segue l’imbottigliamento e, prima della commercializzazione, un affinamento in vetro coricato in locali condizionati.
Alcool
13,3%
Formato
0,75l
Esame sensoriale
Il colore: rosso rubino con evidenti sfumature violacee.
Al naso: impatto speziato con note di pepe nero e chiodi di garofano che non nascondono sentori di ribes, mirtilli, succo d’arancia e sottobosco.
In bocca: tannini morbidi che stemperano il sorso e lo rendono appagante verso un finale balsamico dai richiami fruttati