Documentate in Friuli fino dal 1398, le uve del Pignolo erano quasi del tutto scomparse. Se oggi lo troviamo ancora in bottiglia è grazie alla determinazione di pochissimi vignaioli che hanno dedicato attenzione e passione a un vitigno che dà un vino inizialmente scontroso, ma che grazie al tempo e alla cura in cantina si trasforma in uno dei grandi rossi internazionali. Il Pignolo è il vino che più di ogni altro riesce a raccontare il proprio territorio e l’emotività di chi lo produce. Racchiude in sé – grazie a un’integrità lontana dai gusti del mercato e dall’omologazione internazionale – il tempo, la storia, la personalità dei friulani.
Abbinamenti
Ideale per accompagnare piatti importanti di carne e selvaggina di pelo, si avvicina con cortesia anche a zuppe di legumi e formaggi stagionati.
Pignolo - 2014 - Ermacora
Denominazione
Pignolo Friuli Colli Orientali DOC
Annata
2014
Vinificazione
I grappoli diraspati vengono fatti macerare in tini aperti con follature per oltre dieci giorni. Dopo la svinatura trasferimento del vino in contenitori di acciaio.
Evoluzione
La fermentazione alcolica e quella malolattica vengono concluse in recipienti di acciaio inox. Successivo riposo in legno piccolo (barrique) di rovere francese della foresta di Allier per minimo 48 mesi. Segue l’imbottigliamento e, prima della commercializzazione, un affinamento in vetro coricato per 6 mesi in locali condizionati.
Alcool
14,9%
Formato
0,75l
Esame sensoriale
Il colore: rubino fitto, quasi impenetrabile.
Al naso: confettura di amarene e more si alterna a note di pepe nero, chiodi di garofano, liquirizia, noce moscata, resine, china e legno arso.
In bocca: assaggio dominato da tannini vigorosi, ma controllati dalla bilanciata presenza di componenti sapide e gliceriche che rendono il sorso arricchito dai continui richiami fruttati e speziati.